Non ha niente a che vedere con il caos scoppiato tra Algeria ed Egitto durante lo spareggio che ha assegnato l’ultimo posto ai Mondiali del 2010, il primo nel continente africano.

Si è scoperto che il Sudafrica ha pagato tangenti per ottenere l’organizzazione dell’evento a scapito del Marocco, ma questa è un’altra storia, altrettanto oscura ma più “canonica”, visti gli scandali legati a quasi tutti i recenti incarichi.

Quella tra Algeria ed Egitto è fatta di un misto di tensioni storiche, politiche e sportive.

Nessuna escalation militare è stata raggiunta tra l’Algeria e l’Egitto.

La persona che ha compiuto il gesto è stata identificata come l’idolo del Paese che nel 1982 ha firmato il gol che ha aiutato l’Algeria a vincere il Mondiale.

Diversi analisti politici non li ritenevano così profondi e sinceri nel nuovo millennio, ma in ogni occasione in cui il morale era troppo alto erano pronti a partire.

Secondo il politologo, la nascita dell’islamismo radicale in Algeria è dovuta al fatto che molti insegnanti egiziani sono stati inviati in Algeria per arabizzare il Paese.

Al Cairo, il 14 novembre 2009, Egitto e Algeria si contendevano la supremazia del girone C e la qualificazione ai Mondiali, con gli algerini che partivano da tre punti e due gol di vantaggio.

Il pre-partita al Cairo è stato caratterizzato da violenze ed episodi di guerriglia urbana se la situazione fosse stata facilmente controllata dalle autorità.

Il 2-0 dell’Egitto, con gol in totale pari (entrambe le squadre erano al primo posto con 13 punti, 9 gol fatti e 4 subiti) messo a segno al 95′ ha gettato benzina sul fuoco, con nuovi scontri tra le vie del Cairo.

Il ministero della Salute egiziano ha sempre smentito che siano stati uccisi tifosi provenienti dall’Algeria.

La rete ribolliva, sia a livello basico di social media sia a livello più professionale, dove hacker algerini ed egiziani sono stati protagonisti di numerosi attacchi contro i siti istituzionali del Paese rivale.

Una scelta filo-algerina per gli egiziani è stata data dai rapporti storicamente tesi tra questi ultimi e il Sudan.

La banlieue parigina, i tifosi algerini ed egiziani si sono scontrati tra loro e con la polizia nel quartiere di Quatre-Chemins.

La politica può sfruttare il calcio attraverso l’articolo Algeria-Egitto, una battaglia più che una partita.

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