Il recupero delle somme dovute nelle percentuali individuate dall’INPS può essere effettuato dai datori di lavoro che hanno versato il contributo aggiuntivo.

Il decreto ucraino prevede un’esenzione contributiva.

Esistono specifici codici ATECO per le aziende che hanno dovuto ricorrere a ulteriori licenziamenti a causa della crisi in Ucraina.

Per l’efficacia dell’esenzione era necessaria l’autorizzazione della Commissione europea perché rientra nell’ambito delle misure di aiuto di Stato.

Le informazioni necessarie per beneficiare dell’esenzione dal pagamento del contributo aggiuntivo per la cassa integrazione sono contenute nella n.

1022 del 14 marzo 2023.

L’esenzione dal pagamento del contributo aggiuntivo per le imprese che accedono a ulteriori periodi di cassa integrazione è stata concessa per far fronte alle difficoltà economiche causate dalla guerra in Ucraina.

Affinché tali misure possano essere considerate aiuti di Stato è necessaria l’autorizzazione della Commissione europea.

Il via libera è arrivato lo scorso 24 novembre, con decisione C(2022) 8662 final, previa notifica da parte del Ministero del Lavoro e alle condizioni del Quadro Temporaneo per la crisi in Ucraina.

I codici ATECO sono stati individuati con decreto n.

Viene determinato l’ammontare del contributo aggiuntivo dovuto dai datori di lavoro sulla retribuzione complessiva che sarebbe stata spettante ai lavoratori per le ore non lavorate sulla base dei periodi di integrazione salariale ordinaria e straordinaria utilizzati nel quinquennio mobile.

Verrà determinato il compenso complessivo che sarebbe stato dovuto ai lavoratori per le ore non lavorate.

I datori di lavoro che non hanno versato il contributo aggiuntivo possono recuperare il denaro inviando i flussi di regolarizzazione.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *