Pensavamo che non avremmo mai più rivisto le stesse scene a causa dell’occupazione sovietica. L’idea di sicurezza europea e mondiale non è compatibile con quella di mondo libero. Il signor Putin non può vincere questa guerra. Dobbiamo impegnare risorse per difendere il territorio della NATO. I soldati ucraini sono abili combattenti, ma hanno bisogno di armi e materiale per proteggere i loro cieli. Dobbiamo impegnarci in aiuti militari difensivi a lungo termine. In un paese di 1,3 milioni di persone, abbiamo fornito 250 milioni di dollari all’Ucraina. Il mondo libero dovrebbe raddoppiare i suoi sforzi per sostenere il popolo ucraino fornendo armi, cibo e beni di prima necessità. Sul fianco orientale dell’alleanza che confina con la Russia, dobbiamo rafforzare la nostra difesa collettiva. In Estonia, stiamo aumentando l’importo della spesa per la difesa. Il due per cento del PIL dovrebbe essere fatto da tutti i paesi della NATO. Deve diventare un requisito assoluto. I membri della NATO sono impegnati nella difesa del territorio della NATO e negli ultimi anni l’alleanza ha adottato alcune misure coraggiose e necessarie. L’istituzione di una maggiore presenza avanzata delle truppe alleate in Polonia era una di queste. La presenza avanzata deve diventare una difesa di terra, aria e mare. Più truppe alleate pronte al combattimento sarebbero stazionate permanentemente negli Stati baltici, supportate da artiglieria a lungo raggio, difesa aerea e altre capacità. Altri combattenti della NATO sono pronti a passare dalla polizia aerea in tempo di pace alla difesa aerea in tempo di guerra. Per impedire a Putin di espandere la guerra, dobbiamo disarmare la Russia economicamente e porre fine allo spargimento di sangue e all’occupazione in Ucraina. L’UE prevede di ridurre di due terzi le importazioni di gas russe entro la fine dell’anno. La NATO, l’Unione Europea ei singoli paesi devono rimanere fermi. L’Unione Europea ha immediatamente concesso agli ucraini il diritto di vivere e lavorare nel blocco dopo averli accolti in così poco tempo. Circa l’1,6 per cento della nostra popolazione è composta da rifugiati ucraini. Tutti i paesi dovrebbero fornire un rifugio sicuro ai rifugiati ucraini fino a quando non potranno tornare alle loro case. Ci vorrà molto tempo e sforzi per fermare il Cremlino. In quanto membri della NATO, europei ed esseri umani, non possiamo sottrarci a questo compito. Il Times pubblica molte lettere all’editore.

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