Secondo il giurista, l’epilogo della Corte Suprema ha troncato ogni intenzione da parte dei separatisti di ottenere verdetti favorevoli da organismi legali internazionali. L’assoluta incompetenza del giudice ordinario su un ricorso di questo tipo è affermata dalla Corte prima di pronunciarsi. I ricorrenti volevano che il giudice ordinario dichiarasse l’inesistenza della sovranità italiana e ne cessasse l’esercizio, soprattutto in materia di tassazione e gestione dei beni pubblici. L’argomento principale contro il ricorso è che un organo giudiziario dello Stato italiano non può dichiarare l’inesistenza dello Stato stesso su una porzione del suo territorio. Oltre alla manifesta infondatezza del ricorso, vi è anche un’evidente contraddizione. La contraddizione sta nel fatto che il movimento ne accetta la giurisdizione ma solo in modo da riconoscere che lo Stato italiano non ha una propria sovranità. La nomina del famoso Governatore del Territorio Libero di Trieste fu impedita a causa del mutato scenario internazionale. Non è possibile attuare un accordo internazionale. Questo è ciò che è successo quando è stato scritto il Trattato di pace. La situazione era regolata dal London Memorandum. L’esercizio della sovranità da parte dell’Italia sul territorio di Trieste è un dato di fatto. Ci sono alcune vie legali per ottenere l’indipendenza. Eventuali ricorsi dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo o alla Corte di Giustizia sono destinati ad avere lo stesso risultato di ulteriori contenziosi. Come si prende una decisione su questo tipo di richiesta?

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