Scoccimarro ribadisce che non ci sono preclusioni ideologiche sul nucleare “pulito”. L’assessore all’Ambiente preferisce l’idrogeno e il fotovoltaico a medio termine. Il tema è quello della sismicità della zona e Scoccimarro non ha dubbi sulla linea della prudenza: “La crisi energetica e la volontà di raggiungere la sovranità energetica non cambiano il mio pensiero sugli impianti a fissione di vecchia generazione in particolare quello di Krko tra l’altro situata in. In assenza di una linea elettrica, il trasporto dell’energia elettrica prodotta a Krko, e quindi del beneficio non diretto dell’ingresso in azienda, è impossibile. “Dobbiamo ancora scegliere uno Stato che ci dia gas, petrolio o energia a causa dei continui veti di un determinato partito politico che ha portato alla situazione di crisi odierna in cui dobbiamo ancora scegliere uno Stato che ci dia gas, petrolio o energia”. Il nucleare di ultima generazione è fondamentale, ma Bini non entrerà nel merito di problemi tecnici che non gli appartengono. Roberto Dipiazza è il sindaco di Trieste. Il tema per Krko è che prima o poi dovremo chiudere le aziende e rimandare a casa le persone. Il collega di Gorizia, Rodolfo Ziberna, è favorevole al nucleare di ultima generazione e dice che siamo in un mondo completamente diverso da quello in cui sono state votate contro le centrali. Alla luce delle indagini in corso, una visione che non esisteva a Krko, ma è stata confermata dai geologi, sconsiglia l’ampliamento della centrale. La deputata del Pd Debora Serracchiani, con il responsabile Ambiente e Infrastrutture, ha depositato un’interrogazione ai ministri Cingolani e Di Maio sui progetti di ammodernamento e ampliamento dell’impianto. “Il nucleare non può rappresentare una prospettiva di breve e medio termine, anche perché dobbiamo risolvere l’annoso problema dei vecchi rifiuti non ancora smaltiti”, afferma la senatrice detatjana Rojc. I nuovi problemi non possono ricevere le vecchie risposte, ecco con cosa ci si confronta.

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