Il testo impegna il governo a raggiungere l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori non con l’introduzione del salario minimo ma attraverso le seguenti iniziative.

La maggioranza ha deciso di avviare un processo di analisi rispetto alla contrattazione collettiva nazionale che, soprattutto in alcuni ambiti, coinvolge un certo numero di lavoratori, alla luce delle frequenti aggiudicazioni di appalti che tengono conto del concetto di migliore offerta economica.

Il governo dovrà favorire l’apertura di un tavolo di confronto che garantisca il pieno coinvolgimento delle parti sociali e del mondo produttivo sul tema cruciale delle politiche volte alla riduzione del costo del lavoro e alla riduzione del cuneo fiscale per rilanciare lo sviluppo economico delle imprese .

Il governo intende procedere con l’attuazione della direttiva Ue sul salario minimo dopo una fase di confronto con le parti sociali secondo il sottosegretario al Lavoro.

Il più efficace raggiungimento degli obiettivi individuati a livello comunitario sarà assicurato dall’utilizzo di tavoli con tutte le parti sociali in fase di recepimento della direttiva.

La fissazione di parametri quantitativi di fonte giuridica non derivati ​​da adeguate procedure negoziali consentirà di evitare inopportuni effetti di spiazzamento del nostro sistema di relazioni industriali.

Il Movimento 5 stelle è stato attaccato dalla deputata dem Chiara Gribaudo, la quale ha affermato che i governi di Pd e M5s hanno già ridotto il carico fiscale sulla busta paga.

Il deputato 5 stelle ha affermato che il M5S si batte da 10 anni per il salario minimo.

“Ok alla direttiva Ue, ma senza introdurla” è l’articolo Salario minimo, mozione di maggioranza presentata alla Camera.

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