Meloni: “Reddito di cittadinanza non è vitalizio

Sarebbe difficile guidare una nazione come l’Italia in uno dei momenti più complessi della sua storia.

L’Italia è in uno dei momenti più complessi della sua storia e sarà difficile per me guidarla.

Posso contare su una netta maggioranza, un programma comune e un mandato popolare, anche se non mi sono mai illuso.

Posso contare su una netta maggioranza, un programma comune e un mandato popolare, anche se non mi sono mai illuso.

Una sola persona non può fare la differenza nel sistema legale.

Una sola persona non può fare la differenza nel nostro sistema legale.

L’Italia ha pagato troppo a lungo la mancanza di stabilità dell’esecutivo, quindi il presidente del Consiglio è fiducioso che questo governo duri a lungo.

L’Italia ha pagato troppo a lungo la mancanza di stabilità dell’esecutivo, quindi il presidente del Consiglio è fiducioso che questo governo duri a lungo.

Ho sempre argomentato contro il principio del reddito di cittadinanza, ma mi sembra che molti altri siano d’accordo.

Il reddito non funziona come strumento di ingresso nel mercato del lavoro per la Meloni.

Dimostra che non ha funzionato se la risposta è no, visto che ci sono persone che lo prendono da anni e non hanno mai trovato lavoro.

Dopo essere stati discussi e approvati in Cdm, gli interventi sul reddito di cittadinanza andranno in Parlamento per la loro definitiva approvazione.

Non escludo che venga stravolto, mi ha colpito il fatto che la legge di bilancio è stata approvata dal Consiglio dei ministri e si sono seduti sia il segretario della Lega che il leader di Forza Italia.

Mi auguro che l’opposizione abbia un atteggiamento non pregiudiziale perché terremo conto delle proposte che arriveranno dalla maggioranza.

Il presidente del Consiglio fa notare che se qualcuno all’interno dell’opposizione vorrà condividere con noi qualche proposta, noi saremo sempre a disposizione.

Per quanto riguarda il confronto diplomatico con la Francia sul tema dell’accoglienza dei migranti, la Meloni dà per scontato un nuovo incontro con il Presidente.

Il premier interviene sullo scontro interno alla maggioranza dopo le parole del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Le critiche a tutte quelle regole che con il Genoa non c’entrano nulla sono archiviate.

Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici deve essere approvato entro la fine dell’anno.

Sono cambiati l’approccio, non più basato sulla coercizione ma sulla responsabilità e sull’informazione, e il fatto che le nostre decisioni saranno sempre basate su evidenze scientifiche.

Nessuno dovrà temere per la propria libertà perché il primo ministro assicura che il suo governo non ridurrà i diritti civili.

Il processo per diffamazione è iniziato nei giorni scorsi dopo la denuncia del premier contro Roberto Saviano.

Il presidente del Consiglio sembra escludere la possibilità di una decisione di ritiro della querela ora che è in carica.

Non capisco la richiesta di ritirare la querela perché ora sarei Presidente del Consiglio, o che la magistratura avrà un comportamento diverso in base al mio ruolo, o che i cittadini non sono tutti uguali davanti alla legge.