Non ci sono dubbi. Il presidente delle due società ribadisce l’annuncio dell’amministratore delegato. L’auto del Gruppo sarà elettrica. Il concetto è stato elaborato in una lettera agli azionisti di Exor, holding controllata dalla famiglia Agnelli e principale proprietaria delle azioni di Stellantis con il 14,4%. A suo avviso, i numeri indicativi indicati da Elkann lasciano pochi dubbi sull’orientamento delle borse. Sono stati effettuati 11 importanti collocamenti sul mercato azionario di case produttrici di auto elettriche pure. Le dieci maggiori aziende che producono esclusivamente veicoli elettrici, che insieme hanno venduto circa l’1% del totale delle auto immatricolate e un terzo di quelle elettriche, a fine anno valevano complessivamente oltre 1.500 miliardi di dollari. La maggior parte del restante 99% delle auto nuove è stata venduta dai 10 maggiori gruppi di auto tradizionali, per un valore di 1 trilione. “Come famiglie fondatrici, siamo orgogliosi di ciò che è stato realizzato ma ancora più entusiasti del futuro” e la Rossa è stata aggiunta da Elkann. La forza della gamma prodotti è stata evidenziata dall’anno record chiuso dalla Ferrari. Il portafoglio ordini è stato il più grande che sia mai stato. Nell’ultimo anno, le crescenti preoccupazioni delle società di produzione di energia sulla sicurezza delle forniture future e la notevole attività degli investitori finanziari hanno fatto sì che i prezzi dell’uranio siano quasi raddoppiati. Piemonte e Torino sono al centro del piano Stellantis.

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