Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin non è uno di quelli. La progressione narrativa di qualsiasi gioco di Super Mario è la più vicina alla trama di Stranger of Paradise. La premessa si basa sul primissimo Final Fantasy dell’87, quindi non è la profondità a cui la serie ci ha abituato. Il caos si nasconde in uno dei dungeon che visiti, ma il gioco ti rimbalzerà al successivo perché il caos non è lì. Se non lo sapevi, Stranger of Paradise è un videogioco che dovrebbe essere giocato solo per il bene del gioco. Avrai sempre due alleati dalla tua parte e i numeri avranno un impatto anche maggiore delle capacità del giocatore. Attacchi leggeri, pesanti e da schivata si aggiungono a tecniche avanzate come l’assorbimento, in grado di assorbire la tecnica dell’avversario e aumentare la quantità di MP massimi, così da poter concatenare più incantesimi, ma questo solo e solo fino alla sconfitta del proprio alter ego virtuale, dopodiché l’indicatore tornerà ai valori normali: non morire quindi ti premia con un aumento di MP che regge per tutta la missione. Non è per i fan della serie più legati alla narrativa, ma per gli amanti dei giochi di ruolo d’azione, che la Contamination di Final Fantasy mette a disposizione un bestiario vario e ispirato, un livello di difficoltà più facile e tutto un sistema di progressione tutto particolare. Ci sono altri due giocatori che possono aiutarti nelle missioni e premiarti se sei un ospite. Su PS5 restituisce una grafica mediocre, con cali di fotorgrammi non gravi ma ben visibili, ma soprattutto di una resa a dir poco tenue per quanto riguarda modellazione e definizione dell’immagine. Il primo articolo su Smartworld sembra essere il Final Fantasy più simile a Super Mario.

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