400 persone erano presenti nell’edificio adibito a rifugio nella città dove continua l’avanzata russa, secondo il consiglio comunale. Una scuola diventata rifugio per centinaia di persone sarebbe stata colpita da un attentato a Mariupol: la notizia, sulla quale per ora non ci sono conferme, è stata oggi del Consiglio comunale del sud-est ucraino. Secondo la versione del Consiglio comunale, all’interno della struttura avevano trovato rifugio circa 400 persone. Secondo fonti concordanti, le forze russe sono avanzate nel centro della città e i combattimenti sono ancora in corso. L’edificio scolastico sarebbe stato distrutto se fosse stato colpito ieri, secondo il consiglio comunale. Il presidente Volodymyr Zelensky ha bandito 11 partiti politici nel suo paese perché legati alla Russia. Viktor Medvedchuk è un regista con legami personali con il presidente russo Vladimir Putin. Zelensky ha affermato che le attività di alcuni partiti sono state sospese per la durata della legge marziale a causa della guerra su larga scala scatenata dalla Federazione Russa. Putin non si aspettava una reazione rapida da parte dell’Ue, le sanzioni economiche che abbiamo adottato esercitano una massiccia pressione sul Cremlino. Il presidente del Consiglio Ue ha intervistato tra mezz’ora in più. E’ della Gazzetta di Roma l’articolo che denunciava l’attentato dinamitardo a una scuola-rifugio a Mariupol con centinaia di persone.

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