Oltre cento profughi ucraini si presenteranno questa mattina in prefettura per chiedere un posto dove stare a Rimini e non essere trasferiti fuori provincia. Gli albergatori di Riviera Sicura sono pronti a raccogliere l’appello lanciato dall’assessore alla protezione sociale, “abbiamo accolto i profughi, ora li troveremo un lavoro stagionale”. Secondo Joshua Solomon, presidente di Safe Riviera, dall’8 marzo avevamo segnalato la nostra disponibilità a offrire 300 posti di lavoro nei nostri hotel ai rifugiati ucraini. A Rimini abbiamo già un database di disponibilità e con queste persone abbiamo avviato un percorso di insegnamento della lingua italiana tre volte a settimana. La metà delle circa 80 persone che hanno dato disponibilità al lavoro sono state trasferite dalla Basilicata ad altre località. Dobbiamo sapere dove staranno queste persone per poter offrire loro un lavoro. Quasi tutte le donne disponibili hanno figli che non saprebbero a chi lasciare mentre sono al lavoro, e questo è un problema. Attraverso il progetto di beneficenza Conflavoro x Ucraina, hotel, strutture ricettive e aziende di tutti i settori possono offrire gratuitamente alloggio e lavoro ai profughi in fuga dalla guerra per dare risposte ai tanti problemi da risolvere. Riviera Sicura sottolinea che l’iniziativa è stata subito sostenuta dalla Comunità di Sant’Egidio, che a sua volta ha sostenuto la raccolta fondi.

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