Il Movimento 5 Stelle voterebbe contro qualsiasi aumento della spesa militare. L’ex primo ministro ha affermato che se il Parlamento avesse votato per l’invio di armi a Kiev, la popolazione ucraina sarebbe stata abbandonata a se stessa. Continueremo a lavorare per una soluzione diplomatica del conflitto nonostante la decisione di sostenere l’invio di armi non sia stata presa alla leggera. Alla domanda se investire il 2% del Pil in armi sia un errore, l’ex premier ha detto che non ha smentito quando era in carica. Secondo i dati dell’Osservatorio Milex, l’aumento della spesa per la difesa passerà da una spesa di 26 miliardi a 38 miliardi all’anno. Il leader dei 5 stelle ha affermato che non è chiaro il motivo per cui la spesa militare dovrebbe essere la priorità in un momento come l’attuale bolletta alta. 5 stelle non hanno potuto sostenere una votazione che ha individuato come prioritario l’aumento delle spese militari a carico del nostro bilancio nazionale. Anche il progetto di rafforzamento della difesa europea sarà portato avanti con attenzione, al fine di razionalizzare le spese e non aumentarle, e comunque attraverso uno sforzo europeo comune. Ci sono state defezioni da parte di tutte le forze politiche durante i discorsi del presidente e del parlamento ucraino. “Si distinguerà dal movimento non per la questione specifica delle armi, ma perché ha anticipato di non voler più fidarsi di nessuna disposizione che adotterà“, ha annunciato. “Questo è uno scenario così catastrofico per l’umanità che la risposta non può essere riposta in maggiori investimenti militari”, dice Conte. Dice che “dobbiamo tutti lavorare per un esito pacifico non solo di questo conflitto ma anche delle altre dozzine sparse per il pianeta”. Il M5 voterà contro un aumento della spesa militare.

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