L’atto di lealtà del Campione del Mondo è sempre ben motivato, anche se i corteggiatori non sono certo mancati. A voler essere pignoli, ancora più precisamente, la prima è quella della MX2, e le altre quattro sono quelle vinte nella classe regina. Se pensi a determinate circostanze, come l’aver vinto il primo Mondiale l’anno dopo l’approdo nella serie, o meglio ancora che è arrivato (mai per caso) il primo dei 4 Mondiali “assoluti” MX GP, allora sei Giusto. L’allevatore cerca di farlo con la sua forza. Va da sé che negli anni (e nel corso dei titoli) i prezzi e le anticipazioni al Pilot hanno cominciato a piovere, mai in regime burrascoso, invece, piuttosto all’inglese, sotto pelle come si conviene ai grandi operazioni che.. o va o si rompe (e nel secondo caso meno ne sai, meglio è). L’upgrade al transatlantico Honda HRC Team, atto del tutto formale nell’anno di grazia, è stato l’unico evento di una certa risonanza per Gajser, arrivato nel Campionato del Mondo con la barca Gariboldi. Vogliono tramandare che Honda HRC ha rinnovato il contratto con il suo Super Campione. Questa firma è la soluzione più logica per confermare un buon lavoro iniziato da lontano e che continua con lo stesso spirito. Ci sono più o meno soldi. Gajser ha più del doppio del suo avversario più vicino, lo svizzero Seewer, e più del triplo del terzo, lo spagnolo Prado, e gli svantaggi sono contati a centinaia di punti. Gajser sembra essere il più equilibrato nel rapporto rischio-efficienza a causa dei rischi del Motocross. Sembra che dopo Cairoli il Campionato abbia rinunciato da tempo alle fuoriserie.

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