Per sradicare la violenza contro le donne, un’azione efficace deve basarsi sulla prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle giovani generazioni.

Il 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, il governo è in prima linea per contrastare la violenza sulle donne.

Prevenzione, tutela e certezza della pena sono tre pilastri dell’azione su cui il governo intende puntare.

Saranno rifinanziati i centri e le case antiviolenza e sarà implementata, secondo il premier, la raccolta di dati statistici sulle violenze subite dalle donne.

Lavoreremo per garantire la certezza della pena, per rafforzare le misure di protezione delle vittime e per potenziare l’uso dei braccialetti elettronici, che spesso non vengono applicati perché non ne esistono.

I resoconti quotidiani ci ricordano che ci sono Paesi dove le persone che si oppongono alla violenza sono sottoposte a gravi ed estese forme di oppressione.

Sostenere chi ha il coraggio di denunciare la violenza di genere lede la dignità, l’integrità psicofisica e, troppo spesso, la vittima.

Ci vuole coraggio per denunciare la violenza.

La presidente della Commissione Giustizia al Senato Giulia Bongiorno e il vicepremier Matteo Salvini annunciano nuove regole per garantire l’applicazione del Codice rosso.

L’introduzione di nuove misure che garantiscano la piena e immediata applicazione delle disposizioni del Codice rosso, prevedendo conseguenze processuali in caso di ritardi od omissioni, ha lo scopo di tutelare le donne vittime di violenza dal sentirsi abbandonate da chi le deve tutelare.

Oggi e tutti i giorni contro la violenza interviene il segretario del Pd, Enrico Letta.

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