I risultati dei Mondiali hanno rispecchiato le prestazioni delle squadre ei valori in campo.

Argentina e Francia hanno dimostrato di meritare di essere in finale.

Hanno segnato più gol di chiunque altro, la difesa è stata all’altezza e l’unica differenza è stata che l’Argentina è stata sconfitta dall’Arabia Saudita ai supplementari.

I giocatori simbolo delle due squadre, Messi e M’Bappe, sono compagni di squadra a Parigi e hanno segnato cinque gol ciascuno (la “Pulce” tre su rigori) e al secondo posto nella classifica marcatori con quattro gol ci sono i due argentini .

Il bilancio metterà sullo stesso piano le due finaliste anche in termini di titoli vinti, due a testa, ma che non si sono mai affrontate in finale.

Volendo esaminare quanto visto finora, c’è da dire che le due semifinaliste sconfitte, Croazia e Marocco, hanno seguito un percorso simile.

Hanno perso contro l’Argentina in semifinale.

La Croazia si è qualificata due volte ai rigori, contro Giappone e Brasile, mentre il Marocco ha battuto solo la Spagna.

Non è una scoperta dell’America che il gioco albiceleste converge sulla “Pulce” ma quella dei sudamericani, che hanno in Leonel Messi il punto forte e l’epicentro del gioco.

Molti “blues” giocano insieme da molto tempo, il che fa sembrare la Francia più una squadra.

L’uomo più importante nel collegare i dipartimenti è quello assistito da Konat, Fofana e Tchouameni.

I giocatori francesi e argentini hanno fatto la loro parte e basta.

I vincitori saranno ancora più ricchi.

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