I fan del videogioco dovrebbero essere preparati ad alcune deviazioni significative dal materiale originale di The Last of Us.

Il motivo di un importante cambiamento della sequenza temporale è stato spiegato, mentre molte delle più grandi modifiche rimangono nascoste.

L’anno scorso, il materiale promozionale della serie ha confermato che The Last of Us avrebbe scambiato l’ambientazione iniziale del 2013 con quella del 2003.

Nel gioco originale, l’epidemia di cordyceps inizia a settembre, ma nello show inizia dieci anni prima.

Lo spettacolo si svolge nel 2023 anziché nel 2033 come nel videogioco, perché la maggior parte della storia si svolge 20 anni dopo che il virus fungino si è diffuso a livello globale.

Il co-regista di The Last of Us e co-creatore della serie, Neil Druckmann, ha recentemente spiegato che la sequenza temporale è stata spostata per rendere la storia più realistica.

L’idea di ambientare gli eventi in un periodo di tempo più familiare è venuta dall’altra parte del tavolo.

Mi sento come se stessi guardando uno spettacolo ambientato nel 2042, è solo un po’ meno realistico.

È un po’ meno reale se guardo uno spettacolo nel 2023 e si svolge nel 2016.

Il cambiamento più grande che ha apportato è stato un insieme leggermente diverso di suggerimenti e scelte di design.

Lo spirito del gioco originale di The Last of Us viene mantenuto intatto anche se le linee temporali sono leggermente alterate.

Il terzo episodio dello show apporterà diversi grandi cambiamenti che potrebbero scioccare alcuni fan di lunga data.

The Last of Us Part I, un remake da zero dell’originale PS3, è stato rilasciato su PS5 lo scorso anno ed è il modo perfetto per rivivere uno dei migliori videogiochi mai realizzati.

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