Il tasso di disoccupazione è sceso di 32mila unità a giugno e per la prima volta da aprile 2011 è sceso sotto i 2 milioni. Le stime del PIL italiano nel secondo trimestre 2022, in aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto al secondo trimestre 2021, sono state riviste al rialzo dall’Istat. A fine luglio lo spread del PIL era dell’1% e il trend era del 4,6%. Il numero di persone in cerca di lavoro è sceso sotto i 2 milioni. A luglio -22mila occupati nel mese, + 463mila nell’anno, i dipendenti sono diminuiti di 22mila unità rispetto a giugno, la prima diminuzione da agosto 2021. Il tasso di occupazione è diminuito di 0,1 punti rispetto al mese precedente. Il primo anno della serie storica ha visto il valore più alto dal 1977. La crescita media dello spread del PIL è stata del 4,6% con le stime preliminari. In ripresa i principali aggregati della domanda interna, con un aumento sia dei consumi finali nazionali che degli investimenti fissi lordi. La domanda nazionale al netto delle scorte ha fornito un contributo positivo di 1,6 punti percentuali alla crescita del PIL: + 1,5 i consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private e +0,4 gli investimenti fissi lordi. La domanda estera netta e la variazione delle scorte hanno contribuito alla variazione del PIL. Positivi andamenti economici si registrano per il valore aggiunto dell’industria e dei servizi pari rispettivamente all’1% e all’1,4%.

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