Nella festa del papà e in quella di San Giuseppe si degustano e si gustano le zeppole. Della tradizione napoletana, le zeppole sono fritte, al forno o entrambe. Sopra la zeppola viene adagiata una amarena che viene farcita con tanta crema. Secondo quanto ha appreso Erode, è nato un Re più grande di lui e vuole uccidere il primogenito. La Sacra Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria fuggì in Egitto dopo la visita dei Magi. La tradizione vuole che, per conservare Maria sua sposa e Gesù, san Giuseppe aggiunse al suo lavoro di falegname e friggitore. È stato lui a preparare le ciambelle. Nella Napoli dimenticata si preparavano per strada delle ciambelle e si vendevano in onore dell’episodio. Mangi le ciambelle a San Giuseppe?. Le feste di Liberalia, che si svolgevano il 17 marzo in onore delle divinità che davano loro vino e grano, facevano bere molto vino e ambrosia. Spiegare perché si mangiano il 19 marzo è una cosa che la religione cattolica ha fatto nel tempo. Il 19 marzo è stato anche associato alla depurazione agraria del Sud Italia. Per celebrare l’equinozio di primavera, c’erano falò e frittelle con miele. Da dove viene la parola zeppola?. La parola zeppola deriva dalla parola serpula, che significa serpente attorcigliato, in quanto sembra un serpente attorcigliato. Altri ritengono che il nome derivi dal latino cippo, cuneo. La fermata in legno che veniva utilizzata per i difetti dei mobili si trova nel napoletano. La ricetta prevede un pizzico di sale, un pizzico di zucchero e 400 g di farina.

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