In Friuli Venezia Giulia sono sempre stati pochi, ma con un’elevata capacità di spesa, che li ha resi appetibili dopo due anni di Pandemia. Quest’anno i turisti russi non vedranno molto sulle spiagge e nelle città d’arte italiane. Nell’ultimo anno pre-pandemia, la bassa incidenza di turisti russi in Fvg è stata dell’1,6% sul totale degli ingressi. Raggiunge le località Fvg perché le unisce a mete famose come Venezia o perché le incontri per lavoro e aggiungi una breve visita. Un peso, quello dei turisti russi, economicamente non insignificante ma numericamente piccolo come quello degli ucraini, con una portata ancora più limitata. I dati elaborati da PromoTurismoFvg mostrano che nel 2019 sono stati 16.658 gli arrivi e 44.050 i visitatori in tutto il Fvg. Nel 2010 gli ucraini sono arrivati ​​a 4.919 e le presenze sono state 12.000. Nel 2019 sono stati 31.732 gli arrivi e 105.086 le presenze nella regione. Il luogo più frequentato è Lignano. Più lunga è la permanenza dei vacanzieri in Fvg, più ampio è il divario tra arrivi e presenze. I russi hanno trascorso in media quattro settimane in un hotel o in una villa, secondo il presidente dell’associazione degli albergatori. Rispetto a Udine, dove il dato degli arrivi è stato il più alto della regione, la fascia ridotta indica che si trattava principalmente di clienti business. «È uno dei profili più seguiti da noi, o sono persone che aggiungono una breve visita ad un appuntamento di lavoro o sono famiglie che scelgono le spiagge, anche se i numeri sono molto diversi da quelli della Versilia», dice Paola Schneider . Il divario tra arrivi e partenze a Trieste è maggiore che nel capoluogo friulano, a indicare che chi sbarca qui non parte subito, ma si ferma per qualche giorno, a volte molto di più. E questo conferma il crescente interesse dei russi per la città, dove hanno anche acquistato diversi immobili, in centro, sulla costa e a Sistiana, a Portopiccolo, frequentata negli ultimi anni da questo tipo di clientela anche per hotel e stabilimenti balneari (dati e tendenze non sono noti perché Portopiccolo non li fornisce). Il presidente della Git ha detto che l’obiettivo è quello mitteleuropeo e che i numeri su Gorizia e Grado sono contenuti. Forse la nostra spiaggia è meno simile alle loro esigenze e ai loro gusti perché più riservata. Dall’anno con il numero più alto all’anno con il numero più basso, c’è stato un drastico calo. L’inizio della crisi con l’Ucraina ha rallentato le vacanze russe all’estero, in particolare dei turisti individuali di fascia medio-alta, più adatti alle destinazioni Fvg e anche più difficili da raggiungere.

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