Coldiretti ha evidenziato nel documento congiunto la situazione che dura da due anni a causa del Covid e dell’invasione russa dell’Ucraina, che ha sconvolto i mercati a svantaggio degli agricoltori e delle filiere europee. Si tratta di un allarme condiviso dall’Italia, dove più di un allevamento su 10 si trova in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma si trova ancora meno del 30% del totale nazionale. Coldiretti dice che nelle campagne si registrano incrementi dei costi che vanno dal 170% del fertilizzante al 129% del diesel con incrementi dei costi correnti di oltre 15.700 euro in media ma con punte oltre i 47mila dollari per i caseifici. Coldiretti dice che il Paese ha bisogno di coltivare cereali dal frumento al mais per l’esplosione della spesa di gasolio, fertilizzanti e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con quotazioni in balia del mercato.

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