Il giorno dopo lo scontro con Mario Draghi sulle spese militari, Giuseppe Conte raduna i senatori a 5 stelle per fare il punto sul dossier della difesa. I senatori del M5s hanno ricevuto un’e-mail in cui si diceva che avrebbero incontrato il presidente del movimento tra le 12 e le 13 ore. Il Senato è stato il luogo dello scontro tra i due uomini. Il governo ha accettato l’agenda dei Fratelli d’Italia di aumentare la spesa militare al 2% durante la sessione congiunta delle commissioni Esteri e Difesa. I 5 stelle saranno chiamati a votare un decreto che ha un odg interno contrario alla linea portata avanti da Conte. L’ex presidente del Consiglio ha avuto un incontro con il successore a Palazzo Chigi. Si comunica che il premier è salito al Colle per parlare con il presidente della Repubblica dopo che i toni perentori della presidenza del consiglio erano stati chiaramente rivolti al capo dei 5 stelle. Gli impegni della NATO di aumentare la spesa militare al 2% del PIL saranno rispettati dal governo. Gli impegni presi alle porte dell’Europa non possono essere messi in discussione. Come si può parlare di crisi di governo?. – dice – Draghi avrà anche il diritto di informare il Presidente ma io non ho sollevato nessuna crisi di governo: dico solo che se dobbiamo programmare una spesa militare, un partito di maggioranza può discutere i termini, compresi i termini, per rispetta questo impegno”. È su questo che dovranno fare i conti i senatori a 5 stelle. Mantenere aperto un canale di comunicazione con il governo. Se la curva di crescita della spesa militare è compatibile con la vita del nostro Paese, non dobbiamo tirarci indietro rispetto agli impegni presi in seno alla Nato. C’è un impegno a rispettare gli impegni della NATO che non è mai stato messo in discussione dal movimento. Ogni volta che il Movimento 5 stelle solleva una questione politica, bisogna parlare di crisi di governo, perché ci sono forze politiche che hanno votato diversamente dalla maggioranza all’interno del consiglio dei ministri. Nessuna crisi si è mai temuta quando la Lega in Consiglio dei ministri non ha votato i provvedimenti del governo. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, sta facendo molto per risolvere vari problemi e il messaggio del Presidente è condiviso da tutti. A questo punto, per cercare di sanare la spaccatura, è probabile che dai banchi a 5 stelle del Senato arrivi una nuova agenda. I senatori del M5s sono stati raccolti dall’articolo Spese militari.

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