La corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti non accenna a fermarsi, con benzina e gasolio che hanno superato il record storico del 1976, con il verde che nell’ultima settimana aveva raggiunto il record in modalità self di 2.137 euro al litro e gasolio di. Gli analisti affermano che il prezzo del petrolio sta facendo salire il carburante. Una situazione come quella degli anni ’70, dove i prezzi potrebbero oscillare tra 2,5 e 3 euro al litro, sarebbe lo scenario peggiore. Il prezzo medio nazionale della benzina e del diesel self-service è diminuito rispettivamente di 23 centesimi e 20 centesimi rispetto al giorno precedente. Con il taglio delle accise, il prezzo dei carburanti è salito a una media di 1.800 euro al litro. Dopo l’intervento del governo, i prezzi del carburante sono tornati ai livelli pre-conflitto, con la benzina che è tornata ai livelli di dicembre 2021, mentre il gasolio è agli stessi prezzi di metà febbraio 2022. Il prezzo medio della benzina in modalità self era di 1.881 euro/litro (2.115 il valore del giorno prima), con le diverse marche che oscillavano tra 1.836 e 1.946 euro/litro. Il prezzo medio del diesel self è sceso a 1.862 euro/litro, contro i 2.097, con le aziende posizionate tra 1.812 e 1.912. Il prezzo medio per servizio a benzina era di 2.047 euro al litro, con i sistemi colorati che mostravano prezzi medi compresi tra 1.958 e 2.118 euro al litro. La media del gasolio servito è salita a 2.032 euro/litro, con i punti vendita delle aziende che praticano prezzi medi compresi tra 1.959 e 2.097 euro/litro. I carburanti tornano a meno di 2 euro al litro. Il metano ha superato il livello di 2 euro al kg a causa dell’aumento dei prezzi del gas. Secondo le ultime rilevazioni, il prezzo medio del metano per auto è compreso tra 2.036 e 2.369, mentre i prezzi del Gpl sono saliti da 0.849 a 0.8822 euro/litro. I consumatori risentono degli effetti negativi dell’aumento del metano in quanto utilizzato anche dall’intero settore dei trasporti, come gli autotrasportatori e chi guida veicoli da lavoro. Gli effetti dell’aumento del carburante sulla spesa dei consumatori si possono vedere in una famiglia che spende oltre 500 euro solo per benzina e diesel. Per ogni litro acquistato dai consumatori, 1,04 va in tasse dovute ad accise superiori al 60% del prezzo finale alla pompa. Ci sono effetti indiretti che già cominciano a farsi sentire sulle tasche degli italiani, dall’aumento dei prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti ai forti aumenti delle tariffe di luce e gas (che rischiano di registrare incrementi record ad ottobre), anche l’industria deve far fronte maggiori costi di produzione che inevitabilmente vengono trasferiti. L’articolo riguarda i prezzi di benzina, diesel, metano e GPL.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *