Una palla beffarda è stata attaccata per novanta minuti. Era impossibile rivivere un dramma sportivo già visto. L’Italia non si è qualificata per il Mondiale. Negli annali del calcio italiano, la Macedonia del Nord sarà ricordata come una delle più grandi sconfitte del nostro calcio, ancor più delle precedenti. A Palermo perde 1-0 l’Italia campione d’Europa di Roberto Mancini al novantesimo, beffato dal gol di Trajkovski, vecchia conoscenza di Serie A, che in Sicilia era stata una comparsa e ora si riaffaccia come il boia di una nazionale sfortunata, senza talento, anche sfortunato. Non c’è bisogno di incolpare la sfortuna stasera. Sarebbe bastato per ottenere uno dei due rigori sbagliati contro la Svizzera. Per molto tempo il gioco ha quasi cercato di darcelo con i suoi errori, ma questa squadra è disposta a segnare per questo. Questa Italia non ce l’ha fatta. La partita doveva essere un attacco dell’Italia e una difesa della Macedonia. Questo è quello che è successo. L’Italia ha cercato di inseguire i fantasmi. Non è stato nemmeno lo stadio ad accendersi, è sprofondato nel silenzio, segno di quello che sarebbe successo. La nazionale spinge, sbatte, ma non produce niente di proprio. Ci vuole un errore clamoroso del portiere, che nel disimpegno porge palla a Berardi, ma l’attaccante azzurro, a porta spalancata, appoggia il piede così lentamente da permettere all’altro portiere di recuperare la posizione. Basterebbe davvero poco perché la Macedonia è nei guai e sbaglia. Gli avversari non storcono il naso in mezzo al campo se non su una sosta sbagliata di Mancini, che per poco non manda in porta Chulinov. Lo 0-0 fa bene a loro, non a noi. L’Italia ha tutti i suoi limiti. Gli altri prendono fiducia quando la nostra squadra sente il peso della partita. Berardi è l’unico che sembra poterci portare in Qatar. Vuole che la palla migliore lo colpisca con il piede sbagliato e finisca alto. È probabile che nessuno si aspetti la presa in giro. La partita sembra scivolare inesorabilmente verso i tempi supplementari, quando sembra che una semplice brutta notte si trasformi in un incubo. Il Var confermerà che Trajkovski si avventa su una palla vagante in mezzo e lancia un destro acuto che beffa Donnarumma e si infila in angolo. La Macedonia del Nord ha compiuto la più grande impresa della sua storia. L’Italia non ci sarà per la seconda edizione consecutiva. L’articolo sulla sconfitta dell’Italia contro la Macedonia del Nord a Palermo è tratto da Il Fatto Quotidiano.

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