Il Cesena e la Nazionale: se il gioco vale la Candela.

I cartellini gialli dati al Cesena, 3 Fermana e Caturano ci danno un indizio su chi fosse la squadra che non ha capito la partita di ieri. In un clima annunciato per tutta la settimana, La Fermana avrebbe vinto ai punti e non poteva essere una sorpresa. In Fermana e C chi ha fame di salvarsi non chiede il permesso prima di picchiarti. Il punto è che se Cesena-Entella non è la madre di tutte le partite, ci siamo vicini. In questi mesi se ne parlerà molto e il dibattito sulla mancata qualificazione ai Mondiali si preannuncia una classica conclusione: sono tutti colpevoli e non c’è nessuno da biasimare. In tribuna la partita tra la terza e la seconda in classifica (Cesena-Reggiana). Ha saltato la Fermana in vista di Italia-Bosnia di domani dove potrebbe finire di nuovo sugli spalti. Se una lega vuole definirsi professionistica, quando gioca la nazionale deve smettere, altrimenti non è professionistica e questa partita resterà per sempre a sopportarsi. Bisogna tornare indietro di 25 anni per trovarne uno, quando Rivalta governò la difesa del Cesena che vinse la C1 nel 1997. Al secondo turno da metà promozione il Cesena ha vinto al Delle Alpi e ha poi vinto il campionato. Con il passare dei mesi Cavasin ha migliorato una batteria offensiva di alta gamma, alternando quattro giocatori di categoria superiore. Alla vigilia del gol Torino-Cesena 1-2 del 16 maggio 1999 non c’era conferenza stampa ei giornalisti avevano un appuntamento telefonico con Cavasin in albergo, in un’intervista che non avvenne. “Perché non mi chiedi di allenarmi?” Non ero sicuro. Non è più rischioso?. Facciamo di lui un gruppo così fin dall’inizio. Dobbiamo andare avanti con coraggio se abbiamo un sogno. Perché dovremmo aver paura di aprire la porta se ce n’è una chiusa?. Intanto apriamo quella porta, e se il diavolo c’è davvero, lo incasiniamo così, lo picchiamo, lo prendiamo a calci, lo apriamo in due”. È andata avanti così e non è mai finita.