Meno di due anni dopo l’uscita del loro omonimo debutto a distanza, i Working Men’s Club torneranno il 15 luglio, tramite Heavenly Recordings, con un nuovo LP, “Fear Fear” (pre-ordine), registrato a Sheffield insieme a il produttore Ross Orton (Arctic Monkeys, MIA, Tricky). Composto da canzoni create all’ombra del terrore e della perdita, ma che scoppiettano e scoppiano di sfida, “Fear Fear” è un disco fatto per agitarsi e ballare, per il cuore e l’anima, per il qui, ora e domani. Il disco esplora la giustapposizione di vita e morte, accettazione e isolamento, ambiente e umanità, speranza e disperazione, mondo reale e mondo digitale. Il secondo album dei Working Men’s Club è un risultato unico e sorprendente per questo rigore da cima a fondo. Il loro album di debutto, pubblicato nell’estate del 2020, era il suono del cantante e scrittore Syd Minsky-Sargeant, cresciuto a Todmorden. Ha dovuto alzarsi e uscire dalla Valle quando ha scritto alcune di quelle canzoni. Il primo album era principalmente una documentazione personale, questo è un misto di prospettiva personale e in terza persona di quello che stava succedendo. Gli ultimi due anni sono documentati in “Fear Fear”. Il primo era un record minimo. Questo perché c’era altro da dire. “Fear Fear” riesce a far sentire la persona occupata raffinata e terrificante. “Abbiamo appena deciso di realizzare il miglior album possibile, è quello che abbiamo fatto”, ha detto. Il comunicato stampa spiega che la canzone è il tentativo di Minsky-Sargeant di raggiungere coloro che si sono persi nella vita recente, letteralmente o metaforicamente. La band di Manchester arriverà in Italia a maggio con un’unica data fissata per domenica 1 al Circolo Magnolia.

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