È in corso una discussione sulle nuove sanzioni dell’UE contro la Russia. A margine dell’Eurogruppo in Lussemburgo, è stato chiesto al commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni se l’Ue potrebbe colpire il petrolio e il gas russo. Christian Lindner, il ministro delle finanze tedesco, ha dichiarato all’Eurogruppo che al momento non è possibile tagliare le forniture di gas. L’Italia non porrà il veto alle sanzioni russe sul gas, ha affermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’embargo su gas, petrolio e carbone non è nel nuovo pacchetto di sanzioni elaborato nei giorni scorsi, nonostante non sia cambiato il dibattito sulla necessità europea di disimpegnarsi completamente dalle importazioni russe di gas. La metà del gas tedesco proviene da Mosca, il che la rende il più grande importatore dell’UE. Oltre il 40 per cento del gas italiano proviene dalla Russia. Lindner ha detto che hanno bisogno di fare più pressione su Putin, ma che hanno bisogno di più tempo per arrivare a un embargo. Il ministro delle finanze di Vienna Magnus Brunner ha affermato che qualsiasi sanzione che colpisca noi più di quanto colpisca la Russia non sarebbe giusta. Di Maio ha detto che l’Italia non si tirerà indietro sulle sanzioni russe sul gas. Il ministro ha detto che l’Italia vuole che l’Ue fissi un tetto per il prezzo del gas. Il price cap, il cap sul prezzo del gas, a maggior ragione se si interrompe l’importazione di gas dalla Russia, è importante che venga stabilito il prima possibile. La Commissione Ue dovrebbe fissare il prezzo massimo del gas per le centrali termiche a 30 euro per megawattora, secondo i governi spagnolo e portoghese. Il segretario del Pd in ​​Italia ha chiesto quanti Bucha fossero necessari prima di passare a un embargo totale sul petrolio e gas russo. Il tema delle sanzioni è praticamente inesistente nel dibattito politico interno, a parte Leu e + Europa, che hanno fatto sentire la loro voce per chiedere ulteriori sanzioni. Arriva da Fratelli d’Italia la richiesta di stanziamento di somme a fondo perduto da parte dell’Unione Europea. L’Ue discute le nuove sanzioni e Berlino dice no al blocco del gas.

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