Per questo la sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo con sei mesi di isolamento diurno per il pescatore ritenuto colpevole dell’omicidio dell’albanese. L’avvocato ha proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Bologna. L’avvocato ha sostenuto che la sentenza che ha annullato l’assoluzione di primo grado era illegittima. Monica Sanchi ha rilasciato dichiarazioni ai tempi della fidanzata di Demjrai. Non poteva più ripetere le sue dichiarazioni a causa della sua morte. L’impossibilità di poter subire il coimputato avrebbe dovuto portare all’esonero del pescatore, secondo quanto disposto dalle Sezioni unite della Suprema Corte. In questo caso alla morte di Monica Sanchi, il lavoro di qualificazione del quadro probatorio sarà svolto con la ricerca e la verifica di elementi atti a corroborare l’evidenza dichiarativa non ripetibile. L’ergastolo inflitto alla donna dai giudici del secondo processo è avvenuto con una scrupolosa verifica di tutte le dichiarazioni rese in fase istruttoria e processuale.

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