L’inizio e la fine dello stato di emergenza nel nostro Paese possono essere segnati dall’addio al sistema colore delle Regioni e dalle nuove regole sul pass verde. Con la fine dello stato di emergenza scomparirà la struttura del commissario straordinario e del Comitato tecnico scientifico che hanno supportato il governo nella scelta delle strategie di contenimento. Al Ministero della Difesa fino al 31 dicembre e poi al Ministero della Salute dal 1° gennaio 2023 verrà creata un’unità operativa ad hoc, che avrà il compito di portare a termine la campagna. Da oggi non sarà più necessario il pass base Green per salire sui mezzi pubblici ed entrare nei musei. Allo sportello e al tavolo è comunque necessario esibire il pass base Green. Il pass verde base è sufficiente per gli over 50 fino al 30 aprile. Se hai avuto contatti stretti con un caso Covid positivo, dovrai attenerti alle nuove regole. Se risulterai positivo al virus dopo almeno 7 giorni, allora devi essere rispettato. Gli insegnanti non vaccinati potranno tornare al lavoro il 1° aprile, ma non potranno insegnare. In caso di più di 4 contagi in classe, tutti gli studenti dovranno indossare la mascherina Ffp2, e solo chi risulterà positivo al virus andrà dal papà. Il 1° maggio cesserà l’obbligo di esibire il pass Green e anche l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi. Poi c’è il 15 giugno, quando scadrà l’obbligo vaccinale per alcune categorie come il personale scolastico, i militari, gli agenti di polizia e di pubblica utilità, la polizia locale, i dipendenti dell’amministrazione penitenziaria, mentre rimarrà in vigore (fino al 31 dicembre) per il personale sanitario e per chi opera nelle RSA. Il 30 giugno è la fine dello smart working nel settore privato.

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