La strategia di gara è stata la stessa di ieri, con Wehrlein che è uscito sulla distanza, soprattutto dal quindicesimo giro in poi, per poi passare dalla quarta alla seconda posizione con due buone staccate, superando Jake Hughes e Mitch Evans.

Sfruttando al massimo la gestione degli Attack Mode, l’alfiere della casa di Stoccarda è andato all’attacco di René Rast, conquistando la leadership della gara che non lascerà fino al traguardo nonostante l’ingresso della Safety Car.

Un doppio successo che conferma ancora una volta l’ottimo avvio di campionato, capace di conquistare anche il secondo posto con la vettura “gemella” del team, con Jake Dennis tra i protagonisti.

A differenza di gara 1, dove sembrava avere il ritmo per prendere il comando prima della bandiera a scacchi, sabato non è riuscito a ripetersi.

Nonostante l’ingresso della safety car a dieci giri dalla fine abbia fornito all’alfiere l’occasione per ricongiungersi al capoclassifica, Wehrlein è riuscito a respingere gli attacchi, mantenendo costante il distacco sopra il secondo, sufficiente a garantire un finale più sereno.

Il tedesco è stato autore di una prestazione di altissimo livello, soprattutto nel difendere Sam Bird nei passaggi finali, pur avendo il 2% di energia in meno.

Nonostante i problemi di gestione dell’energia, Rene Rast si è difeso contro Sam Bird.

L’ingresso della Safety Car ha dato all’inglese la possibilità di ricongiungersi al gruppo di testa, ma la necessità di utilizzare il secondo Attack Mode, oltre alle difficoltà nel sorpassare un sovietico, non gli hanno permesso di lottare per la vittoria.

Finale entusiasmante per i primi cinque, con Jake Hughes arrivato al traguardo sostanzialmente privo di energie, tanto da permettere a Mitch Evans di schiantarsi contro di lui e perdere la posizione su uno scaltro Sebastien Buemi, bravo ad approfittare della situazione per guadagnare il sesto posto.

Entrambe le monoposto McLaren hanno una certa fatica nella gestione della batteria, arrivando anche in alcune fasi ad avere il 2% in meno rispetto alle più vicine rivali.

Nonostante una splendida partenza, nella quale Edoardo Mortara è riuscito a conquistare due posizioni, il pilota svizzero è stato messo alla prova dai rivali nel lungo periodo, arrivando a subire nello spazio.

I problemi di gestione dell’energia non gli hanno permesso di andare oltre il nono posto, ma è comunque il primo piazzamento nella top ten per la Casa.

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