Il presidente del settore ortofrutticolo regionale dell’associazione ha detto “non vediamo l’ora delle elezioni, andiamo avanti così e molte aziende chiuderanno”. Le aziende non arrivano a fine settembre, quindi dobbiamo fare qualcosa subito. Il prezzo medio della componente energetica era di 9 centesimi di euro per kilo watt. Siamo passati da 32-33 centesimi di giugno a 70 centesimi di luglio. “Figure pazze” A lanciare l’allarme è il presidente del settore ortofrutticolo. Nel giugno 2022 si è registrato un aumento significativo degli aumenti di prezzo iniziati nell’ottobre 2021. L’onere è molto pesante e ingestibile se siamo a 70 centesimi per kilo watt. La componente energetica ha un enorme aumento. In grave crisi sono le aziende che producono, immagazzinano, confezionano e distribuiscono. L’aspetto più difficile dal punto di vista aziendale è il conservatorismo. Il prodotto si trova nella gamma 25 e 28 gradi. Per conservarlo, deve essere portato tra 0 e 1,5 gradi e assorbire molto. Non è possibile continuare con gli aumenti. Il prezzo dell’energia e del gas deve essere districato. L’IVA è un problema perché con questi aumenti l’importo dell’IVA aumenta notevolmente. Sulla Gazzetta di Pistoia è stato pubblicato per la prima volta il post “Costi in aumento dell’800% per chi produce frutta”.

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