Il DALL-E 2, prodotto da OpenAI, può essere utilizzato per creare una varietà di testi e immagini.

In una recessione in cui è difficile trovare idee intelligenti, il clamore che circonda il rilascio dell’intelligenza artificiale generativa da parte di Openai l’ha messa sulla mappa per i venture capitalist e le aziende tecnologiche.

Quando viene data una richiesta, l’intelligenza artificiale razionale può creare nuovo testo o immagini da dati esistenti.

Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa di OpenAI possono fare qualsiasi cosa, dallo scrivere poesie al fare arte, scatenando un’enorme eccitazione nello spazio.

Secondo i rapporti, Microsoft sta valutando la possibilità di investire altri 10 miliardi di dollari in OpenAI con una valutazione di 29 miliardi di dollari, dopo aver investito per la prima volta 1 miliardo di dollari nel 2019.

Il round della serie A ha raccolto $ 125 milioni in ottobre, il massimo per un round iniziale alla fine di un triste anno di finanziamento.

I periodi di boom dei tassi di interesse bassi che hanno visto le aziende con modelli di business non comprovati ottenere valutazioni del valore di miliardi di dollari nonostante avessero poco da mostrare sono stranamente simili alla startup di intelligenza artificiale che si sta già assicurando valutazioni altissime.

Secondo il Wall Street Journal, la valutazione target di OpenAI di 29 miliardi di dollari riguarderebbe entrate di decine di milioni.

Il recente round di Jasper ha portato a una valutazione di oltre $ 1 miliardo, nonostante la società prevedesse solo $ 75 milioni di entrate entro la fine dell’anno.

C3 è una società di intelligenza artificiale aziendale quotata in borsa con un multiplo di entrate di 1,3 volte.

Hanno stimato che i costi di OpenAI sono sette volte superiori alla media di $ 0,003 per query di Google.

Gli analisti notano che la differenza è l’intensità di calcolo dei modelli di linguaggio naturale.

Hanno affermato che anche se OpenAI avesse accesso ai livelli più economici per il servizio cloud di Microsoft, sarebbe comunque quattro volte più costoso di una ricerca media.

Per evitare un’altra bolla, gli investitori farebbero bene a interrogare le basi delle imprese.

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