La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen è stata accusata dal presidente del Consiglio europeo di non essere intervenuta in tempo contro gli aumenti dei prezzi dell’energia. “Ne stiamo discutendo al Consiglio europeo da ottobre”, ha detto in un’intervista a La Stampa e ad altri giornali europei il politico belga seduto accanto al presidente turco durante una visita ufficiale in Turchia. La Commissione è stata invitata più volte a presentare proposte concrete. Le è stato chiesto più volte dal Consiglio di trovare una soluzione all’impennata dei prezzi. Abbiamo chiesto un piano che tenesse conto dei diversi punti di vista perché il dibattito tra i leader è stato difficile e non tutti hanno la stessa opinione sul price cap o sul mercato elettrico. Ci sono pessimi ingredienti e conosciamo il cocktail che potrebbe venir fuori, avverte il presidente del Consiglio Ue. Posso assicurarvi che il Consiglio europeo si assumerà le responsabilità. Il MES è uno strumento potente, perché è un segnale per i mercati. Utile anche se inutilizzato il programma dell’UE che ha concesso ai paesi membri prestiti con cui finanziare i regimi nazionali di sostegno all’occupazione. Non sto sostenendo una soluzione, vedremo di cosa abbiamo bisogno. Affronteremo la questione dell’energia in ottobre, ma avremo anche uno scambio di opinioni sul coordinamento delle politiche economiche perché tutti abbiamo le stesse difficoltà. È difficile essere credibili e dare un’immagine di unità se un paese come l’Ungheria acquista il gas russo mentre Mosca interrompe le forniture ad altri paesi, ma ci siamo abituati. Questa unità è la nostra forza e dobbiamo mantenerla. Per essere forte, devi agire in fretta. “La Commissione è in ritardo, le abbiamo chiesto più volte di fare proposte” è il titolo dell’articolo.

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