Da nessuno diventi un Dio.

Per un periodo di tempo.

“La mia maestra, quella che ha creduto in me e mi ha spinto a continuare nonostante le difficoltà” è il primo grazie.

I primi maestri, quelli che insegnano lo sport, allevano uomini e donne per farli diventare campioni.

Sono lo sport che insegnano e aiutano a migliorare.

Il Presidente Federale D’Ambrosi ha voluto affidarmi questo ruolo affinché i ragazzi di 13-14 anni possano crescere con la mia tecnica.

Pugile tra i più forti della storia del pugilato italiano, da pugile è stato campione olimpico a Mosca 1980, è diventato professionista e ha vinto sia il titolo europeo che quello mondiale WBA, oltre a gestire la propria palestra a Soccavo.

Se hai le basi, il colpo sarà buono sia oggi che domani.

I dettagli fanno la differenza nel bene e nel male e questo si vedrà anche in futuro.

Non voglio che i giovani pugili abbiano difetti tecnici.

Non sono molti i maestri che sanno insegnarti un occhio.

Ci deve essere un buon insegnante se vuoi un buon pugile.

Anche se abbiamo ancora molta strada da fare, oggi in Italia stiamo lavorando bene.

È normale che la vita e l’integrità fisica di un pugile siano nelle mani di un allenatore, e su questo sono molto severo.

A 8 anni ero in palestra con l’allenatore di mio fratello Mario, Geppino Silvestri.

Chi era il migliore? Antonio D’Alessandro ha illustrato libri sulla boxe da lui scritti.

Ho anche una laurea in scienze motorie.

È importante che tu abbia esperienza con il tuo pugile.

Cosa ne pensi della boxe oggi? Jacob e Bundu sono entrambi bravi allenatori.

Conoscono le tecniche e le tattiche che ho trasmesso.

Mi piacciono i giovani motivati ​​che accettano le sfide della vita.

Ero un pugile della nazionale.

Deve migliorare su alcune cose.

L’articolo “Manico nella tecnica, se hai le basi il colpo sarà sempre buono” è stato scritto dal maestro di boxe Patrizio Oliva.

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