Secondo la Commissione europea, il gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti farà parte della soluzione alla dipendenza dal gas russo. Le quantità menzionate sono di più quest’anno e 50 in più a regime, ma rappresentano ancora una piccola parte del fabbisogno di gas dell’UE. Snam, la controllata pubblica che gestisce la rete, possiede uno dei tre rigassificatori italiani già attivi e partecipa agli altri due per acquistare una nuova nave per la trasformazione del gas liquido e noleggiarne un’altra. I rigassificatori Panigaglia nel Golfo della Spezia hanno una capacità di 3,5 miliardi di metri cubi l’anno, che è appunto di Snam, e l’Adriatico Gnl ha una capacità di 8 miliardi. L’anno scorso non sono state utilizzate al massimo delle loro potenzialità, poiché hanno trattato solo una piccola quantità di gas importato rispetto alla capacità totale. Il gas liquefatto non è disponibile sul mercato. Nel medio termine, gli Stati Uniti possono aumentare l’offerta, poiché hanno più del 50% dell’aumento della produzione nei prossimi anni a livello globale”. Berlino, alla disperata ricerca di alternative al gas russo da cui dipende più dell’Italia, ha firmato un accordo con Doha per maggiori forniture ma solo ottenendo un contratto “a lungo termine”, che non cambia subito le cose. L’aumento dei bisogni della Cina per alimentare la ripresa economica limitando l’uso del carbone ha surriscaldato il mercato, poiché le grandi aziende cinesi avevano imposto di acquistare a qualsiasi prezzo e questo ha alimentato gli aumenti, con un impatto sui prezzi spot dell’hub olandese. A lungo termine esisterebbe la possibilità di aumentare la capacità, visto che il Ministero dello Sviluppo anni fa ha autorizzato altri tre progetti per altrettanti terminal. Il GNL economico sul mercato proviene da Il Fatto Quotidiano.

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