È stato incoronato campione del mondo per la prima volta nella sua carriera quando è arrivato nono sotto la bandiera a scacchi.

Erano passati 50 anni da quando un pilota italiano vinse la classe regina su una moto locale.

Pecco è il primo italiano a riportare il Motomondiale in Italia, dopo un’altra leggenda, Valentino Rossi, campione nel 2009.

C’è un riferimento ad un’altra leggenda, che fino ad ora era stato l’unico campione in sella alla Rossa.

Bagnaia ha già fatto la storia, anche se è solo il suo secondo titolo in carriera.

Il suo compito probabilmente lo ha fatto meglio nelle prime fasi di gara, con un’ottima partenza dalla terza fila che lo ha subito portato sulla scia del rivale.

Pecco è stato intelligente perché gli è stato impedito di inseguire quella vittoria che era l’unica possibilità che aveva per diventare campione, perché stava lottando con ‘El Diablo’.

D’ora in poi la sua è stata una gara di pura gestione, perché Bagnaia ha preferito lasciare spazio a tutti i piloti che si affacciavano sul retro della sua Ducati, ritirandosi infine nella nona posizione più dolce della sua carriera, che probabilmente ha subito festeggiato sul traccia con tutti i leader di.

Se Quartararo si fosse accontentato di finire al quarto posto, avrebbe ceduto il trono di campione del mondo al suo avversario.

Il pilota Honda è caduto quando era nel gruppo di testa e per la prima volta in carriera chiude un anno senza vittorie.

La gara di Brad Binder è stata bellissima, ma probabilmente avrebbe potuto vincere se non fosse stato così cauto all’inizio.

Nella seconda parte di gara è stato il più veloce in pista e alla fine è quasi riuscito a raggiungere Rins, dopo aver superato tutti gli avversari che gli stavano davanti.

L’Aprilia, che fino a poche settimane fa sognava addirittura il Mondiale, ora si ritrova giù dal podio finale.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *