Secondo le persone che hanno familiarità con la questione, John Kerry sta sollecitando consigli da amici e colleghi su come rimanere coinvolto negli sforzi per il clima dal settore privato dopo aver lasciato l’amministrazione Biden.

Il presidente Biden si è affidato a Kerry, ex segretario di stato, senatore di lunga data e candidato presidenziale democratico nel 2004, per raccogliere un maggiore consenso multilaterale per i tagli alle emissioni e mantenere il clima sotto controllo nonostante i venti contrari economici e la crisi russa.

Kerry ha delineato le sue ambizioni e le sue preoccupazioni per il prossimo vertice sul clima in Egitto, che potrebbe essere il suo ultimo vertice internazionale.

È preoccupato che le grandi banche stiano ancora finanziando troppi progetti di combustibili fossili anche se sono consapevoli del pericolo di un riscaldamento del pianeta.

Kerry ha affermato che per ogni $ 1 investito nella fornitura di energia a basse emissioni di carbonio, $ 1 viene investito in combustibili fossili.

Kerry se ne va per diversi motivi.

Non gli piace essere trascinato davanti ai suoi ex colleghi in un Senato o una Camera potenzialmente controllati dai repubblicani per difendere il suo approccio alla riduzione delle emissioni di carbonio.

Kerry ha ricevuto uno stipendio di $ 5 milioni dalla Bank of America prima di entrare nell’amministrazione.

Nell’attuale ambiente politico, ha ottenuto tutto ciò che può essere ragionevolmente realizzato, sia a livello nazionale che internazionale.

L’esito delle elezioni di novembre influenzerà l’esito del vertice di quest’anno.

Se Biden mantiene il ruolo di inviato presidenziale, dovrà decidere se sostituire Kerry con un ex politico di alto profilo o un tecnocrate che ha maggiori probabilità di essere confermato.

Dopo aver superato 370 miliardi di dollari per ridurre le emissioni di carbonio domestiche, la maggior parte dell’attenzione dell’amministrazione Biden sarà sulle normative e sul convincere il settore privato a investire maggiormente nell’energia verde.

Il presidente della Banca mondiale, David Malpass, ha fatto commenti che sembravano mettere in dubbio se gli esseri umani fossero stati la causa del cambiamento climatico e l’amministrazione sta discutendo su come utilizzare la banca per sfruttare gli investimenti per progetti verdi nei paesi in via di sviluppo.

Allo stesso tempo, i repubblicani del Congresso vogliono arrostire le grandi istituzioni finanziarie in audizioni di sorveglianza incentrate sul cosiddetto “capitalismo svegliato”.

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