Nel mio libro, “Il Made in Italy delle donne”, ho dedicato la prima intervista a Dori Ghezzi, compagna di Fabrizio De Andr, l’uomo che ha scritto “La canzone di Marinella”. Il nostro Paese ha dato i natali a tanti “grandi”, tra uomini e donne, che in ogni epoca hanno lasciato un segno del loro passaggio e che restano con noi, non solo nell’immaginario collettivo, ma nei loro cuori. L’intervista a Dori Ghezzi che, cantando il mitico “Casatschok”, che riprende la canzone russa “Katiuscia”, è entrata a far parte dei miei artisti e icone musicali preferiti. Voglio che la mia intervista sia un omaggio al grande poeta e scrittore genovese scomparso l’11 gennaio 1999, il giorno in cui fui informato da mia madre. Un omaggio concreto al racconto di una storia che testimonia uno dei tanti mondi, la Musica, in cui la nostra straordinaria lingua italiana o il dialetto genovese, si uniscono alla magia delle note d’autore, mostrando il meglio del loro uso, che emozionano e unite ai ricordi della vita, e per sempre, anche coloro che non ne comprendono il pieno significato letterale.. Ci sono artisti, come nel caso di Fabrizio De Andrè, che hanno cantato il loro Tempo descrivendo il Passato e intercettando il Futuro, lasciando alle nuove generazioni un grande pozzo da cui attingere, e che sarà sempre esempio di talento “usato” a testimonianza di un meraviglioso linguaggio universale. L’intervista parte dal ricordo de “La Canzone di Marinella”, che divenne il primo straordinario “successo” di De Andr, segnando il futuro e l’inizio di una carriera artistica. Il ricordo e la bellezza di una vita trascorsa all’insegna della Musica e del messaggio di valore è un’eredità immensa che si arricchisce di tutti. Nel mondo della canzone, ad esempio, che ancora oggi “educa” in un certo senso le nuove generazioni, i “linguaggi” sono cambiati sia nella musica che nell’uso delle parole. Nei testi dei nuovi giovani artisti, (rapper o trappers italiani e non), se pensiamo alle donne, sono descritte come oggetti da possedere, come il consumo del denaro e della somma. Ad esempio, nella considerazione delle donne, ragazzi e ragazze assorbono gli stereotipi che ci fanno tornare indietro nel tempo. Per quanto riguarda le denunce di violenza da parte delle donne, la società dovrebbe essere cambiata in modo che le donne non abbiano motivo di condannare gli uomini. A volte siamo vittime oltre che responsabili delle conseguenze a causa di come una donna è madre. I miei genitori mi hanno sempre trattato come un maschio perché avevano una figlia ma volevano un maschio. Non è facile per le donne capire gli atti violenti prima che diventino irreversibili. C’è un solo dio in questo mondo e quel dio è il denaro. Rifletto molto sulla povertà dei popoli, sull’estrema ricchezza di pochi e sulle numerose guerre ancora in corso nel mondo ora che sono nonna. Ho molta fiducia nei giovani che frequento per via della mia attività attuale, che è quella di portare Fabrizio ovunque ci sia attenzione al suo messaggio. Non credo che la musica possa danneggiare un altro essere umano perché è completa e autosufficiente. Dico sempre che se ho superato il mio enorme trauma, lo devo alle persone che lo ricordano ritirarsi a vita privata. Anche con le sue canzoni, che sono ancora spunti e riferimenti per la cronaca e la nostra stessa vita, penso ancora al futuro e alla convivenza con lui. Riflettiamo sul fatto che i problemi alla fine sono sempre gli stessi perché Fabrizio è stato attento in tutto il mondo. L’11 gennaio, ad esempio, accadono cose che non succedono da nessun’altra parte: persone che si radunano spontaneamente in piazza Duomo a Milano, oa Roma, oa Genova, per cantare le sue canzoni.. questo accade perché un musicista amato sarà per sempre e non solo da un punto di vista artistico ma anche da un punto di vista personale. Dobbiamo coltivare la memoria, insegnare ai nostri figli a fare delle scelte, raccontare loro il rispetto delle tradizioni e vivere in un Paese che ha dato quasi tutto all’umanità in ogni campo. In un habitat dove tutto corre veloce e viene sempre dimenticato più facilmente, si trascura la cultura e il giusto valore alle competenze e al talento, che può essere un esempio per tutti..

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