Dopo due anni di crisi Covid, le speranze di ripresa economica per le imprese italiane e per i consumi delle famiglie sono svanite a causa della guerra tra Russia e Ucraina. A marzo il PIL ha registrato una flessione dell’1,7%, provocando una riduzione delle stime di crescita per l’intero anno. Preoccupa anche il trend di crescita dell’inflazione, che si conferma in crescita dello 0,6% a marzo rispetto a febbraio, portando le stime a +6,1% entro fine anno. L’indicatore dei consumi di Confcommercio vede ancora una domanda in calo del 10% e molti servizi con un calo a doppia cifra rispetto ai livelli pre-Covid. Il settore retail è stato particolarmente diffidente a febbraio a causa dei primi segnali di allarme su domanda e inflazione. Per quanto riguarda i prezzi al consumo, sulla base della dinamica attuale, Confcommercio stima per il mese di marzo una variazione dello 0,6% in termini economici e del 6,1% su base annua, a causa delle persistenti tensioni sui mercati dei materiali. Compilando questo modulo acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui a questa pagina ai sensi dell’informativa privacy. Se ti registri per la prima volta, conferma la tua iscrizione facendo clic sul collegamento nell’e-mail. Accetto di ricevere informazioni relative ai servizi di cui a questa pagina se compilo questo modulo.

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