Non c’erano notizie di persone identificate o sanzionate, nonostante fosse prevista una sanzione di cento euro per tutti i soggetti non conformi. Si stanno preparando le cartelle per essere inviate a chi non ha ottemperato all’obbligo perché qualcosa si è sbloccato dopo due mesi. Il lavoro è complesso per l’intersezione di una serie di dati tra vari enti e ministeri e ci vuole tempo per attendere ogni giustificazione. Se questo scambio di dati avesse funzionato bene, all’Agenzia della Riscossione sarebbero stati trasmessi i nomi delle persone che hanno deliberatamente ignorato la norma, a cominciare da quelle che potrebbero aver avuto in tutto un’esenzione valida. All’interno delle procedure di verifica, anche le aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia hanno messo al lavoro nelle ultime settimane un contingente di dipendenti che si è dedicato specificatamente all’invio di richieste (di solito via email) indirizzate a persone non vaccinate, chiedendo loro se la scelta era giustificato. Entro dieci giorni, la procedura viene aggiornata dall’azienda sanitaria e inviata all’Agenzia di Riscossione. Se entro il termine non arriva nulla dalle aziende sanitarie, il ritiro procede con la sua procedura. In questo caso inviamo un nuovo avviso al cittadino, che avrà 180 giorni di tempo per pagare la multa di cento euro.

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