Una forma di prepensionamento dedicata alle donne lavoratrici, dipendenti o autonome che soddisfano una serie di requisiti. La possibilità di andare in pensione con l’opzione Femminile è stata prorogata in via straordinaria, in quanto il provvedimento non è ancora strutturale. In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è l’opzione Donna, come funziona, quali sono i requisiti per accedere a questa pensione nel 2022 e come fare domanda. L’opzione Donna è una particolare tipologia di pensione anticipata erogata dall’INPS sulla base del sistema di calcolo dei contributi riconosciuto per il 2022, ai dipendenti nati nel 1963, e alle lavoratrici autonome che hanno maturato 35 anni di contribuzione entro il 31 dicembre 2021. Il motivo per cui l’opzione di lasciare il lavoro con una donna è importante è perché l’indennità pensionistica è determinata dai contributi versati in ogni anno di lavoro e non dalla retribuzione percepita. I requisiti per la pensione anticipata per le donne si trovano nella nuova legge di bilancio. Devono aver maturato i dati personali richiesti entro il 31 dicembre 2021. La direzione preposta alla pensione confermerà il contestuale compimento di 35 anni di contributi utili per il diritto alla pensione di vecchiaia. Dopo l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, il trattamento pensionistico Opzione Donna 2022 sarà fruibile successivamente alla prima data di entrata in vigore. I lavoratori del settore scolastico possono ottenere il trattamento pensionistico dal 1 settembre 2022, se in possesso dei documenti necessari. L’eccezione per le madri lavoratrici è prevista dalla riorganizzazione dell’opzione donna nella legge di bilancio. È corretto il comma 40 della legge 8 agosto 1995. Tale norma prevede un anticipo sull’età pensionabile, 4 mesi per figlio, a favore delle madri lavoratrici che maturano la pensione esclusivamente nel sistema contributivo, o che scelgono il criterio di calcolo con il sistema contributivo. L’anticipo in uscita previsto con l’opzione Donna di 9 anni rispetto al regime ordinario è compensato da due meccanismi, legati rispettivamente al calcolo e alla data di inizio del trattamento pensionistico rispetto alla data di raggiungimento dei requisiti. I lavoratori che hanno accesso a tale misura dovranno accettare il ricalcolo del proprio trattamento pensionistico esclusivamente con il sistema contributivo, anche se hanno iniziato a versare i contributi prima del 1 gennaio 1996. Esiste una finestra mobile che ritarda l’erogazione della pensione dalla data di maturazione dei requisiti per le lavoratrici, per un periodo pari a 12 mesi.

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