Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Ucraina, in Parlamento si gioca una partita delicata fatta di equilibri politici precari e interessi economici importanti come quelli di Berlusconi. EiTower, società rivale controllata dal fondo F2i e al 40% da MediaForEurope, ha tenuto d’occhio le uova d’oro staccate dalla quotazione. In sei mesi, le azioni Mfe hanno lasciato il 57 per cento del terreno a causa del conflitto bellico in corso. Il gruppo vale meno dei 13 miliardi di Vivendi sul mercato. Mfe, che già detiene il 55,7% del gruppo iberico, ha presentato una proposta di acquisto che prevedeva un terzo in contanti e due terzi in azioni della casa madre. Secondo vari analisti, le azioni del gruppo spagnolo varrebbero tra 8,7 e 8,9 euro, contro i 5,613 euro per azione messi sul piatto da Mediaset, con un premio di circa il 12,1% rispetto alla chiusura. La cartina di tornasole arriverà dopo che la Consob spagnola darà il via libera al prospetto. Il mercato tedesco viene spostato da Mfe. In un’intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt del 21 marzo, il direttore finanziario, Marco Giordani, non ha escluso la possibilità di lanciare un’OPA sul gruppo televisivo Prosiebensat, che Mediaset ha già in portafoglio oltre il 25 per cento. Il manager ha affermato che i media in Europa sono sotto pressione e che vedranno cosa accadrà tra un anno. Prosiebensat, gruppo che ha chiuso l’anno con ricavi del 4% e utili del 75%, a maggio dovrà rinnovare parte del cda, e la famiglia Berlusconi vorrebbe poter pesare di più. L’articolo di Mediaset, gli obiettivi di Berlusconi sulle torri televisive di Raiway e le mosse di Cologno sui mercati di Spagna e Germania è tratto da Il Fatto Quotidiano.

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