Washington e Bruxelles sono alleati nel sostenere l’Ucraina dopo l’invasione russa, ma non necessariamente sulle stesse questioni. In questa fase della guerra Unione Europea e Stati Uniti sono ancora allineati su posizioni simili, ma il diverso approccio comunicativo e la maggiore pressione richiesta dal presidente americano su Mosca suggeriscono che le ambizioni di Washington siano di alimentare il più possibile la resistenza di Kiev, indipendentemente dal. Il presidente del Consiglio ha avuto una telefonata il giorno dopo il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello di Mario Draghi in Parlamento. Quando Vladimir Putin ha deciso di invadere il Paese di Zelensky, probabilmente ha scommesso su divisioni interne all’UE e su un possibile sgretolamento della Nato, divisa tra la volontà americana e quella del Cremlino. D’altra parte, gli Stati Uniti potrebbero trarre un doppio vantaggio economico e strategico dalla necessità dell’Unione Europea di differenziare alcuni dei suoi mercati finora legati alla Russia. Se le truppe russe dovessero effettivamente impantanarsi di fronte alla resistenza ucraina, gli Stati Uniti, ma anche Kiev e Bruxelles, ne verrebbero fuori positivamente, con Vladimir Putin che poi dovrà scegliere tra sedersi al tavolo in una posizione di debolezza, perseguire una guerra di logoramento o la decisione estrema di bombardare a tappeto le città, magari usando armi non convenzionali. Un’estensione del conflitto potrebbe mettere in ginocchio Mosca, oltre a creare sempre più problemi per il grande concorrente mondiale di Washington, la Cina. Non può ergersi a difensore della causa putiniana a causa dello squilibrio negli scambi commerciali con Ue e Usa e della volontà di penetrare ulteriormente nel mercato europeo.

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