Il dito blu indica l’uomo sbarcato a Palermo la scorsa settimana per cercare di mediare un accordo tra i due uomini. Ci sarebbe un accordo tra una parte di Forza Italia e il governatore Nello Musumeci, gestito soprattutto dal suo delfino, Ruggero Razza, che in un’intercettazione ha detto morto il Covid. Entrambi hanno dichiarato di essere in corsa per la presidenza della regione. Mentre Musumeci da mesi sonda gli alleati per ottenere la riconferma, la mossa di Micciché è stata una sorpresa qualche settimana fa ed è stata mal assorbita dal suo stesso partito. Marco Falcone, operaio e assessore alle Infrastrutture, guida la protesta contro il capogruppo, molto fedele a Micciché. Uno scontro sempre più acceso all’interno del partito di Berlusconi in Sicilia è stato intensificato dall’ultima mossa del presidente dell’Ars che avrebbe finalmente indicato di essere candidato alla presidenza. Nonostante abbia fondato un suo movimento, è sempre stato considerato vicino a Fdi, anche se ha avuto una timida accettazione della candidatura alla presidenza della Regione. Carolina Varchi, la sua candidata, ha iniziato il giro elettorale per conquistare la capitale, dove ci sono già 4 candidati solo nel centrodestra. Il nome di Fi potrebbe essere trovato nell’ala dissidente. Chi vince potrebbe avere più voce in capitolo nella presidenza di tutta l’isola, perché Palermo diventa un ippodromo per cavalli che corrono nel capoluogo di centrodestra. Dell’Utri si era già mosso nei mesi scorsi per la possibile candidatura alla presidenza della Repubblica di Berlusconi, cercando un accordo anche con Matteo Renzi, e ora sta tornando nella capitale, muovendosi sempre meno nell’ombra.

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