Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al documento dopo che la sala di controllo ha discusso il testo del documento. Il prezzo dell’energia e di altri beni è aumentato, ma la fiducia dei consumatori è diminuita. L’embargo sul gas russo non è al momento in discussione, così come non è in discussione un piano di razionamento energetico, secondo il presidente. L’obiettivo del Paese deve essere quello di attuare misure che portino alla pace. Il ministro dell’Economia ha presentato i numeri del nuovo documento. L’uso della fiducia per la delega fiscale non dovrebbe essere escluso dal percorso delle riforme in Parlamento secondo il Presidente. Spero che le forze politiche comprendano che la mia intenzione non è quella di garantire il provvedimento e che si dimostreranno collaborative nel raggiungere la soluzione di un ragionevole compromesso per tutti. Ci sono altri quattro ordini di intervento a cui destinare i restanti 5 miliardi: contenimento dei prezzi di carburanti ed energia, aumento dei fondi per ‘coprire l’aumento dei prezzi dei lavori pubblici’, aumento delle fonti di garanzie del credito e assistenza ai profughi ucraini. I numeri che verranno tirati fuori ci permetteranno di mettere risorse dove c’è ancora bisogno. Il lancio del Def al Campus di Radio Cusano questa mattina sarebbe stato prioritario dalla viceministro all’Economia, Laura Castelli. Antonio Misiani, il dirigente economico del Pd, ha aperto la possibilità di uno spostamento di bilancio per trovare nuove risorse: “Ci sarà un margine, ci dovrebbe essere”. I Democratici si sono uniti alle richieste avanzate da Lega e M5S di fare extra-commercio per ridurre l’impatto del conflitto in Ucraina su famiglie e imprese. Maurizio Landini, capogruppo della Cgil, ha scherzato sull’agenda del governo, che oggi prima si riunisce in cabina di regia alle 15.30 e poi ha fissato l’appuntamento sul Cdm alle 17 e domani è in programma l’incontro con i sindacati.

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