La versione originale di “Mio fratello fuma uno scrock” è più appropriata per il calcio amatoriale rispetto alla versione parodia.

Sì, bestiale ovviamente e non animale.

Era quasi d’obbligo togliersi il cappello per la genialità di tre ragazzi del Beppe Viola Calcio.

Il tentativo di imbrogliare l’arbitro cambiando pantaloncini è stato beccato.

Nel tentativo di evitare il secondo cartellino giallo e l’espulsione per somma di cartellini gialli, ha ingannato l’arbitro con l’aiuto dei compagni: approfittando della momentanea distrazione dell’arbitro impegnato a sedare una lite tra due giocatori, ha scambiato cortometraggi con il numero 19 P.

Il mister sarà un po’ meno contento che tutti e tre siano stati squalificati.

Se al di sopra dell’abito c’è il mezzo utilizzato per ingannare gli altri, in questo caso è l’elemento che tradisce l’appartenenza, come è avvenuto per alcuni membri del gruppo.

L’allenatore ha detto all’arbitro di non essere preoccupato per l’eventuale multa.

ingegno e trasformazione, anche in questo caso, è ciò che la querela non fa.

Gli ultras dello Spartak vestiti da steward sono usciti dallo stadio e si sono recati nel settore ospiti, dove è iniziata una rissa.

La polizia è dovuta intervenire per le difficoltà del caso e anche perché doveva capire quali fossero i veri steward e quali i falsi.

La Federcalcio ungherese lo ha bandito per il resto della sua vita.

La genialità di tre ragazzi piemontesi: si scambiano i pantaloncini per ingannare l’arbitro.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *