Il tesoretto di Rimini vale più di 21 milioni l’anno.

I dati sono stati rivelati dal vicesindaco dopo che la giunta comunale ha approvato un documento a sostegno del campus.

Circa 900 studenti stranieri provengono da 88 paesi e rappresentano il 17 per cento del totale.

Nel primo ciclo di studi il pezzo di carta ottenuto a Rimini si è tradotto in lavoro nel 50,6 per cento dei casi, mentre nel secondo ciclo si è tradotto in lavoro nell’81 per cento dei casi.

La tipologia dei corsi offerti, le caratteristiche della città e la vicinanza territoriale sono alcuni dei motivi per cui gli studenti scelgono di frequentare il Campus di Rimini.

Gli studenti sono il 38 per cento del totale, i pendolari il 38,7 ei residenti il ​​23,3.

La maggior parte dei ragazzi prevede di rimanere a Rimini dopo aver terminato gli studi.

Sono tante le uscite che i giovani e le famiglie devono affrontare ogni mese, dal vitto all’alloggio, anche se la laurea ha un costo.

Ogni studente deve firmare un assegno per una media di 652 euro, 172 e 640.

Prendendo la permanenza media di dieci mesi e dividendola per il numero degli studenti, ogni studente crea un valore aggiunto di oltre 21 milioni.

Si pensa che ogni 13 studenti partorisca un posto fisso.

Chiara Bellini adds.

Rimini ha una presenza maggioritaria e ha portato sulle sue spalle i comuni che hanno sfilato.

Una scelta sbagliata e insensata, che non considera i benefici per tutto il territorio, è quella a cui si riferiva.

La Camera di Commercio della Romagna è una delle fondazioni che estenderà maggiormente la struttura societaria ai privati.

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