Conte riapre al campo largo con i Dem ma poi fa dietrofront: “Con il Pd dell’agenda Draghi neanche ci sediamo”.

Giuseppe Conte parlava dei mesi di Conte II e delle prospettive per un campo ampio. All’ex premier è stato chiesto se ritenesse possibile governare da solo dopo le elezioni. C’è la possibilità di lavorare con altre forze politiche domani. La suggestione di un ritorno al passato è stata accolta nel Pd da un folto gruppo di nostalgici dell’alleanza giallorosso, che esiste ancora oggi e resiste su molti territori intorno al Paese. L’entusiasmo è stato curato dall’uomo. I vertici nazionali del Pd non hanno voluto sedersi al tavolo con alcuni giornali, ma credo sia mio. Il presidente del M5s ha scritto su Facebook che avrebbe rinunciato alla sua mezz’ora per partecipare a un dibattito. Pur accogliendo l’invito di Mentana per un confronto a 4 (centrodestra, centrosinistra, Cinque Stelle e Azione-IV), Conte è durissimo con la Rai. Stanno lavorando a un accordo per fare un confronto da soli in prima serata sulla Rai, servizio pubblico. Il Movimento 5 Stelle, che è il secondo gruppo più numeroso in Parlamento, è stato escluso da questo accordo. Se Letta e Meloni hanno rinunciato alla mezz’ora in prima serata sul servizio pubblico per fare un’ora di confronto a due, allora questa opportunità va concessa a tutti.