Esse, infatti, hanno in comune, prima di tutto, l’omaggio servile verso i potenti, a cominciare dagli organismi europei e internazionali che decidono, fin nei dettagli, la “nostra”, in realtà la loro, politica estera e anche quella interna ( “ahi, Italia serva dell’ostello del dolore” diceva Dante Alighieri e non è cambiato molto da questo punto di vista).

Sul terreno è palese l’intento di questo governo di umiliare i poveri, che da vittime vorrebbe farne dei capri espiatori dell’attuale difficile situazione che sta vivendo il nostro Paese, mentre lavoratori e lavoratrici vengono privati ​​dei loro diritti e spinti.

Tra gli obiettivi di questo governo, come di quello che lo ha preceduto, c’è lo smantellamento di ogni sfera e funzione pubblica, a partire da quella fondamentale della giustizia, destinata funzionalmente a contenere ogni violenza e oppressione privata.

Il governo sta causando danni irreparabili all’Italia e va fermato al più presto.

Buona parte dei cosiddetti dirigenti del Pd sono stati irrimediabilmente danneggiati dal dragismo, che ha reso Giorgia Meloni la più affidabile e la più efficace.

Occorre sventolare la bandiera della più intransigente opposizione al governo in nome del popolo italiano.

In nome della “giustizia viva che ci respira”, tutti e tutte contro il governo.

L’articolo Al governo Meloni i poveri se ne fregano.

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