L’unica eccezione è stata fatta per Antonio Giovinazzi, che dallo scorso inverno era tra i possibili candidati per un posto, anche se il diretto interessato cercava ogni mezzo per tornare in Formula 1 una volta terminata l’esperienza con la Sauber targata Alfa.

Antonio Giovinazzi ricopriva il ruolo di terzo pilota per la Ferrari ed era legato al marchio.

Non è un segreto che il martinese abbia avuto modo di effettuare test di sviluppo con la Ferrari 499P, fornendo le sue indicazioni attraverso la sua esperienza di formulista.

Ha avuto la possibilità di guidare una monoposto per la prima volta durante le Prove Libere 1 degli Stati Uniti, ma il suo sogno è rimasto la Formula 1, anche dopo la parentesi Sauber-AlFA Romeo.

A questo punto, per il 29enne, c’è la possibilità di un rilancio nel WEC, un campionato che si configura sempre più come una vera e propria alternativa alla F1 sia mediatica che sportiva.

I due titoli conquistati di fila al volante della 488 GTE Evo #51, oltre ad anni di esperienza e affiatamento che li hanno portati ad essere tra i migliori in assoluto nel WEC, sono stati conquistati dal piemontese e dal britannico.

Dall’altra parte dei box, la 499P targata dal celebrativo numero 50 è affidata ad Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen.

Il titolo WEC è stato vinto dalla 488 #83 nella classe LMGTE AM, con al volante François Perrodo.

Maranello ha vinto per il momento una scommessa su un giovane che si era fatto strada a partire dal Ferrari Challenge e su cui vogliamo continuare a scommettere visto che ha avuto la possibilità di cimentarsi con i prototipi e portare avanti un progetto volto al trasferimento .

Probabilmente è un po’ una sorpresa non vedere Rovera nel sei, ma il Varese può rimanere sereno avendo tutto il tempo per crescere sia fisicamente che mentalmente.

D’altronde, dopo aver fatto carriera diventando Campione WEC in LMGTE AM (2021) e LMP2 PRO/AM (2022), conquistando altri podi e ottimi risultati come la 24h di Spa 2022, il lombardo si è proiettato nel futuro.

Rovera è ancora in fase di crescita ad ogni uscita di cui è protagonista e l’eventuale ruolo di riserva LMH non deve essere visto come un declassamento per lui.

Gli impegni in GT3 con la nuova.

Ora che sappiamo cosa faranno Daniel Serra e Davide Rigon nel 2023, possiamo iniziare a capire cosa faranno gli altri piloti ufficiali.

Il veneto sarà un punto di riferimento nei programmi di queste serie, ma il lavoro che svolge al simulatore di F1 lo terrà impegnato e allenato come riserva per i piloti LMH, oltre che nei test dedicati.

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