Ha chiarito dal simposio delle banche centrali che la lotta all’inflazione è la priorità per Washington, anche se comporta qualche sofferenza per l’economia. La priorità della Fed è riportare l’inflazione al 2% anche a costo di rallentare l’economia, ha affermato Morgane Delledonne, Head of Investments in Europe di Global X. La settimana di mercato sarà guidata dai dati macroeconomici che daranno indicazioni importanti sia alla Fed che alla BCE in vista degli incontri di settembre e delle decisioni sui tassi. Francois Villeroy de Galhau, membro del comitato esecutivo dell’Eurotower, ha affermato ieri che un aumento dei tassi di interesse è necessario per agire sull’inflazione. Nonostante la recente impennata dei prezzi di gas ed elettricità, il dato dovrebbe consolidare le aspettative di un aumento di 50 punti base da parte della BCE a settembre, anche se alcuni advisor sono d’accordo. I dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti saranno pubblicati ad agosto. L’indice ISM manifatturiero sarà monitorato martedì alla luce del recente peggioramento della componente nuovi ordini. I discorsi dei vari membri della Fed e della BCE saranno rilevanti alla luce dell’imminente incontro dell’Istituto e dei recenti dati sull’inflazione. Nel complesso, quindi, permane l’incognita del gas a seguito della prevista chiusura del gasdotto Nord Stream 1.

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